In Italia ripartono le cartolarizzazioni

Il mercato del debito è rinato : per gli investitori siamo alla svoltadi Marco Luraschi ...

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Il mercato del debito è rinato : per gli investitori siamo alla svolta

di Marco Luraschi

"Dopo il grande big bang della crisi finanziaria 2008-9, in Italia il mercato del finanziamento bancario e in Europa quello delle cartolarizzazioni di debito su immobili commerciali (CMBS) era chiuso. Nel 2008-13 c'era scarsissimo finanziamento per immobili commerciali in Italia di un certo volume. Ora il mercato è cambiato, c'è moltissima voglia di vedere cosa succe-de, l'Italia è a una e propria svolta" Celo racconta da Londra O Francesca Galante di First Growth, società internazionale con sede a Londra e Parigi, che si occupa principalmente della strutturazione di operazioni di finanziamento immobiliari per conto di sponsor locali e investitori (che necessita di liquidità per volumi importanti) e di rifinanziamento/ristruturazioni di debiti immobiliari in essere sul mercato per conto di banche che stanno uscendo dal mercato. II mercato del debito im-mobiliare dell'Italia interessa moltissimo, come ci avevano confidato qualche tempo fa gli operatori italiani impegnati sui mercati internazionali, e la conferma ci viene proprio da una manager che conosce bene il mercato italiano, al quale sta tornando dopo un'esperienza con Soros RE Partners (attiva anche negli investimenti con l'allora Pirelli RE) e in UBS. "L'I-talia di colpo è tornata un paese interessante per l'equity ed il debito, c'è un vero ritorno del mercato delle cartolarizzazioni di debito immobiliari rispetto anche alla Francia, Spagna, Be nelux dove non si è fatta più neppure una cartolarizzazione post crisi. Perche? In Italia è molto complicato ristrutturare un debito a causa della normativa vigente, ma in Francia è ancora più complesso e incerto, come a dimostrato la saga Coeur Defense. Anche a livello politico in Francia c'è molta incertezza mentre in Italia pur tra mille difficoltà sembra sia stato avviato un percorso, iniziato con Monti ed ora fino a Renzi, in cui i mercati esteri credono moltissimo. Ricordo che solo un paio di anni fa si parlava dell'imminente uscita dell'I-talia dall'euro, sembrava tutto sul punto di crollare. Invece è cambiato tutto." Per questo settore la svolta si è avuta nel fine del 2013 con la cartolarizzazione di Goldman Sachs, l'opera-zione Gallerie 2013, che ha suscitato moltissimo interesse. Ricordiamo che Goldman Sachs ha finanziato l'acquisizione di 15 gallerie Auchan da parte di un fondo di Morgan Stanely ed ha emesso una CMBS. "Su questa operazione siamo sot-to 275 bps blended per circa 60% del LTV, e per assets che non sono prime. Condizioni molto interessanti per gli investi-tori. Poi c'è stato recentemente il private placements di IGD Siiq, se non erro per 135 mlm di euro, che è andato molto bene. Mi risulta anche che DB stia preparando un'operazione di CMBS su 18 assets per un valore pari a 350 mlm di euro. Se solo mettiamo insieme queste operazioni vediamo che in Italia il settore CMBS sta veramente sta rinascendo". I bonds di CMBS sono principalmente acquistati da investitori istitu-zionali, assicurazioni, banche etc con i tassi così bassi c'è la volontà ci andare a cercare rendimenti CMBS alti rispetto alla Germania/UK: "dove il pricing il pricing di bonds è un piu "dry". Quindi l'Italia è tornata prepotentemente nel mirino, sta succedendo quello che è accaduto per i BOT, torna liquidita' e si abbassano i spread. Un altro settore su cui c'è molto in- teresse internazionale è quello dei NPL's e lo testimoniano le diverse acquisizioni di portafogli italiani ad opera di investi-tori esteri".

Voi come First Growth cosa sta facendo sull'Italia? "In questo momento stiamo seguendo un private placement, per un investitore instituzionale, e due ristrutturazioni per due istituti bancari. Secondo me questo interesse istituzionale è una cosa molto positiva per il mercato italiano, le cartolarizzazioni possono portare liquidità e di conseguenza potrebbe ar-restarsi anche la correzione dei prezzi in atto. Forse siamo arrivati veramente al momento in cui si sblocca tutto su vari fronti".

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